mercoledì 1 aprile 2015

LIE TO ME: Telefilm per aspiranti bugiardi e non

"Statisticamente parlando, una persona dice almeno tre menzogne ogni dieci minuti di conversazione." Lo so, è inquietante. Soprattutto se siete persone tendenzialmente malfidenti, perennemente diffidenti, come la sottoscritta. Ah, la dura vita dei paranoici.
Ma le bugie non sono per tutti. Mia sorella, per esempio, è una pessima bugiarda: arrossisce, gesticola freneticamente e sbarra gli occhi perché, sotto sotto, se la ride. E si vede. 

















Ci sono espressioni, movimenti impercettibili che non possiamo controllare. Come quando siamo tristi e cerchiamo di sorridere, ma le nostre labbra curvano pericolosamente verso il basso. I matematici e gli economisti la chiamano funzione concava. Quelli che di numeri non ci capiscono niente (stavate parlando di me?) affermano, invece, che la parabola è triste.
Il corpo contraddice le parole ed è per questo che Cal Lightman, protagonista del telefilm, inizia a studiare la comunicazione non verbale, in particolare le microespressioni, diventando un esperto nel riconoscere la verità dalla menzogna. 
Alzi la mano chi vorrebbe un corso del genere presso la sua università. 
Presente.

Sostanzialmente, da quanto seguo questo telefilm, ho imparato che:
1. chi alza una spalla durante la conversazione trasmette il fatto di non credere in quello che dice;
2. la sorpresa reale dura meno di un secondo da quando compare sul viso;
3. se il sospetto si mostra sorpreso per più di un secondo allora sta fingendo;
4. se una persona distoglie lo sguardo durante la conversazione è per ricordare meglio e quindi rispondere con sincerità;
5. i veri bugiardi vi guardano dritti negli occhi, per constatare se credete o meno alle loro bugie;
6. le sopracciglia oblique indicano tristezza;
7. sollevare il mento è sinonimo di grande imbarazzo;
8. quando ci si gratta il naso si nasconde, inevitabilmente, qualcosa;
9. in un sorriso finto non ci sono grinze attorno agli occhi;
10. quando il soggetto si tocca il collo sta mentendo;
11. quando una persona arriccia il mento è arrabbiata;
12. un tono di voce lento e soffuso indica ansia ed estrema tristezza (e voi che credevate fosse sexy!);
13. chi si sente davvero in colpa guarda in basso o da un'altra parte, mai negli occhi.

So che ora avete sul viso quella che chiamerei microespressione del "porca miseria" (per essere fine). E non ho nemmeno finito la prima stagione!














Come ogni telefilm che adoro, anche questo ha subito una precoce interruzione ma in tre stagioni e quarantotto episodi dovreste imparare a riconoscere se il fidanzato che dice di andar a giocare a calcetto o l' amica che afferma che quel vestito non vi ingrassa sta mentendo, oppure no.
Il punto, però, non è semplicemente scoprire se qualcuno sta mentendo, ma perché.
Tutti abbiamo bisogno dei nostri segreti, mentire non è la stessa cosa.
Se volete, quindi, affinare le vostre doti di stalker, aumentare il vostro grado di paranoia o semplicemente diventare dei bugiardi migliori, questo è il telefilm che fa per voi.
E ricordatevi il primo comandamento:

3 commenti:

  1. Certo che se le informazioni scientifiche contenute in questo film sono affidabili quanto quelle mediche nei vari telefilm a tema...
    La 12 sembra fatta per me, però; interessante.

    Comunque bel post, molto simpatico e scorrevole!
    Un saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La 12 è la tua! Peccato non abbiano ancora parlato della microespressione "musetto" u__ù

      Elimina
  2. Questo telefilm èstato, insieme a THE MENTALIST, il mio pane quotidiano per mesi. Non potrai più credere che una grattata di naso sia semplice prurito!

    RispondiElimina

I 5 casi umani da evitare su Tinder

Avrete ben capito che, dopo dieci mesi di assenza, la costanza non è proprio il mio forte. No, non ho sfornato nessun bebè nel frattempo, de...