giovedì 27 novembre 2014

Di giardini e giardinieri











In una coppia c'è sempre chi è il giardino, e chi il giardiniere. 
Ma tra il giardino ed il giardiniere dev'esserci complicità, è fondamentale.
Non bastano le esperte mani del giardiniere a far fiorire il giardino, se questo non è fertile. E non basta un terreno fertile a far fiorire il giardino, se non vi sono le amorevoli cure del giardiniere.
Il tempo passa, le stagioni cambiano.
Ci sono annate buone, dove il giardino ed il giardiniere si divertono insieme, trascorrono il tempo con la schiena al sole e parlano di tutto, di niente, si guardano e sono semplicemente grati di esserci l'un per l'altro. E ci sono annate cattive dove, nonostante le attenzioni del giardiniere, il giardino resta arido e, nonostante lo splendere del giardino, il giardiniere resta indifferente.
Entrambi sanno che il giardiniere, senza il suo giardino, invecchierebbe con le spalle curve a sostenere da sole il peso del mondo, desiderando costantemente non un giardino di cui prendersi cura, ma il proprio giardino; e che il giardino, senza il giardiniere, rimarrebbe incolto, con l'erba alta, piena di rifiuti lasciati dai passanti noncuranti, desiderando il suo giardiniere. Quello che conosceva tutte le sue debolezze, le carezzava e se ne prendeva cura.

Ho sempre pensato di essere un giardino: fragile, bisognoso d'attenzioni, arido.
Mi è sempre piaciuta l'idea che qualcuno fosse disposto ad imparare, a memoria, ogni increspatura del mio terreno, ogni caratteristica ed ogni necessità. Ho sempre pensato di poter far fiorire le primule a primavera, di cambiare pelle in autunno e di riuscire a sbocciare come un rododendro in inverno, nonostante le intemperie. Ed è stato così.
Io sono stata un giardino.
Il mio giardiniere si è preso cura di me. Ha tagliato i miei rami secchi, a volte ha fatto crescere delle erbacce attorno alle delicate radici, ma poi ha estirpato la gramigna.
Il tempo, però, ha spaventato il mio giardiniere. Per quanto, ancora, sarebbe stato in grado di prendersi cura di questo giardino? Era già troppo vecchio, troppo stanco?

Ma io non sono un giardino, o meglio, non più.
Il mio giardino è verde, l'erba è stata tagliata, le radici degli alberi piantate, e per quanto possano esserci angoli d'ombra, c'è quel sempreverde che il mio giardiniere ha fatto crescere con amore, per ricordarmi quello che potevamo essere insieme.
Voglio essere io il giardiniere.
Anche se non ho il pollice verde, ho una buona memoria, tempo ed attenzioni da dedicare.
Posso essere il sostegno adatto per permettere al giovane tronco di crescere con la schiena dritta, posso ricordarmi di spazzar via le foglie secche, posso dar da bere al mio giardino ogni giorno, anche nei periodi di siccità, quando lui non potrà essere rigoglioso. Sono abbastanza forte per diventare un giardiniere e prendermi cura del mio giardino.
Pianterò i bucaneve in autunno ed aspetterò, con pazienza, di vederli fiorire quando l'inverno finisce, dopo lo sciogliersi della neve, dopo le ultime gelate.
Perché so che giardiniere e giardino possono coesistere senza annullarsi a vicenda, senza aver paura di essere una volta l'uno, ed una volta l'altro. Perché giardino e giardiniere non fuggono, e dopo la tempesta.. puoi trovarli ancora , a prendersi cura l'un l'altro.





sabato 8 novembre 2014

Telefilm da guardare in caso di magone

Avete presente quel momento in cui vi trovate davanti alla porta (aperta) del frigo e vi chiedete cosa potreste mangiare per riempire quel vuoto allo stomaco che vi perseguita da giorni? Lo dico per la mia e la vostra linea: non è appetito, è magone! Come si suol dire "ammettere di avere un problema è il primo passo verso la guarigione" o, in questo caso, è il primo passo per non piazzare 5 kg direttamente sui fianchi (mettetevela via, la ciccia non andrà mai dove vorreste che andasse, e ci siamo capiti). Ma dov'ero? Ahn si, il magone. Quella sensazione misto tristezza, misto rimorso, misto non so come vestirmi, misto stamattina manco l'eyeliner, misto odio tutti. E si sa, il fritto misto si ferma lì, all'inizio dello stomaco, ed è difficile da mandar giù. Se vi trovate in un momento della vostra vita dove nemmeno le playlist di spotify (o, per i meno mainstream, il lettore mp3 in ripetizione casuale) sono in grado di capirvi,  ecco per voi una lista di telefilm da guardare in caso di magone.


The Big Bang Theory
La vita di quattro ragazzi nerd e asociali è basata su una costante: l'assenza di ragazze, ma tutto cambia quando Leonard s'innamora di Penny, la vicina di casa bella ed esuberante. Così il mondo complicato dei quattro ragazzi finisce con lo scontrarsi con il mondo semplice e superficiale di Penny, stravolgendo le loro esistenze.
Essendo la serie composta da 183 episodi (tranquilli, durano solo 20 minuti), tutti esilaranti, vi terrà ben lontani dal lato dark che vi trasformerà nella futura gattara dei Simpson.






Hello Ladies
Questa è una new entry nella lista dei millemila telefilm che seguo e tratta di un informatico single, non per sua scelta (e quando mai), alla ricerca della sua donna dei sogni, convinto di essere più affascinante di quanto non sia. Non affezionatevi al personaggio, però, la serie è già stata cancellata, ma quei pochi episodi che potete trovare meritano. Sigh.
Avvertenze per l'uso: da guardare con la vostra migliore amica quando i fidanzati vi urtano il sistema nervoso.
E ricordatevi: potrebbe sempre andarvi peggio. 



New Girl
Jess, una ragazza che, dopo essere andata a vivere assieme a tre ragazzi, finisce per sconvolgerne le vite coi suoi bizzarri modi di fare.
Ecco, se vi sentite un po' fuori dalle righe (leggi: incompresi), questo è il telefilm che vi farà sentire meno soli nella vostre stranezze.
Oppure vi ricorderà che dopotutto non siete poi così strani.






2 Broke Girls
Due ragazze che, per un motivo o per un altro, si ritrovano a corto di quattrini. A causa di ciò, si trovano ad affrontare una serie di situazioni che si posizionano a metà tra l'imbarazzante e l'assurdo per mandare avanti la baracca.
Tranquilli, affezionatevi pure ai personaggi, in questo caso siamo già alla quarta stagione e promette di continuare.







Ecco, ora, dove potete trovarmi quando mi assale il magone: a letto, avvolta nel piumone, con una di queste serie televisive a tenermi compagnia (no, cioccolata con la panna, non ti sto escludendo, sto cercando di mantenere una certa reputazione).
E voi? Cosa fate quando non avete voglia di niente, ma bisogno di tutto?

Ah, e se vi riducete in queste condizioni:















Non mi assumo nessuna responsabilità.

I 5 casi umani da evitare su Tinder

Avrete ben capito che, dopo dieci mesi di assenza, la costanza non è proprio il mio forte. No, non ho sfornato nessun bebè nel frattempo, de...